Con decisione adottata in data 7 dicembre 2016, la Commissione europea ha comminato a Crédit Agricole, HSBC e JP Morgan una sanzione complessiva pari a Euro 485 milioni per un’intesa anticoncorrenziale nel mercato dei derivati su tassi di interesse mediante collusione nella quotazione di tali prodotti finanziari e scambio di informazioni sensibili.
Il mercato in questione riveste particolare rilevanza non solo per le banche ma anche per molte società attive nel Mercato Unico, che utilizzano i derivati su tassi di interesse per coprire i loro rischi finanziari. Nello specifico, i derivati su tassi di interesse sono prodotti finanziari (ad esempio, accordi per scambi futuri di tassi di interesse, i.e. “forward rate agreement”, swap su tassi di interesse o opzioni su tassi di interesse), utilizzati dalle società per gestire i rischi derivanti dalla fluttuazione del tasso di interesse o da operazioni speculative. Il valore di tali tassi deriva dal livello di un tasso di interesse assunto come benchmark, come l’“Euro Interbank Offered Rate” (EURIBOR) o l’“Euro Over-Night Index Average” (EONIA). Il benchmark EURIBOR riflette il costo del prestito interbancario in euro ed è basato su quotazioni individuali presentate giornalmente da una serie di istituti bancari a un agente responsabile per il calcolo.
Come già chiarito, a seguito delle investigazioni condotte la Commissione europea ha accertato un cartello tra sette banche (Barclays, Crédit Agricole, HSBC, JPMorgan Chase, Deutsche Bank, RBS e Société Générale) che ha interessato l’area economica europea nel periodo settembre 2005 / maggio 2008. Gli istituti finanziari in questione hanno avuto contatti regolari mediante chat-room aziendali e messaggi per lo scambio di informazioni sensibili sui tassi EURIBOR auspicati, sulla rispettiva situazione finanziaria, commerciale o sulle strategie di prezzo, così da influire sulla definizione delle componenti di prezzo dei derivati su tassi di interesse.
Crédit Agricole, HSBC and JPMorgan Chase hanno deciso di non concludere un settlement con la Commissione europea, diversamente da quanto fatto da Barclays, Deutsche Bank, RBS e Société Générale nel dicembre 2013. In conseguenza di ciò, la Commissione europea ha inflitto le seguenti sanzioni:
Parti | Durata | Sanzione (euro) |
Crédit Agricole | 5 mesi | 114 654 000 |
HSBC | 1 mese | 33 606 000 |
JPMorgan Chase | 5 mesi | 337 196 000 |
La decisione in questione è peraltro in linea con il recente Regolamento sul benchmark, adottato dal Parlamento europeo nel 2016 e volto a ridefinire in modo restrittivo il quadro regolamentare esistente. In particolare, il Regolamento definisce come violazione delle regole di capital market la manipolazione dei benchmark e rafforza i poteri investigativi e sanzionatori delle autorità di regolamentazione finanziaria.
Il press release della decisione è disponibile qui.