L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha reso noto oggi che nell’adunanza del 4 settembre 2014, ha deliberato che la Federazione Nazionale Medici e Odontoiatri (Fnomceo) ha posto in essere un’intesa restrittiva della concorrenza, contraria all’art. 101.1 del TFUE, e consistente nell’adozione e diffusione del Codice di deontologia medica 2006 e delle relative Linee Guida.
L’AGCM ha quindi ordinato che la Fnomceo assuma misure atte a porre prontamente termine all’illecito riscontrato e si astenga in futuro dal porre in essere comportamenti analoghi a quelli oggetto dell’infrazione accertata, irrogando alla stessa una sanzione amministrativa pecuniaria pari a euro 831.816.
Come si ricorderà, nel settembre scorso l’AGCM aveva deciso di avviare un’istruttoria per verificare se la Fnomceo, per il tramite delle norme del Codice deontologico e delle linee guida applicative, avesse ingiustificatamente limitato il ricorso alla pubblicità da parte dei singoli professionisti e delle reti di studi odontoiatrici, così violando le norme comunitarie in materia di intese restrittive della concorrenza.
Secondo l’AGCM, Fnomceo ha adottato una serie di norme deontologiche idonee a limitare ingiustificatamente il ricorso allo strumento pubblicitario, importante leva concorrenziale a disposizione dei professionisti. Ciò vale, in particolare, per i divieti di “pubblicità promozionale” e di “pubblicità comparativa”.
Sembra utile rilevare che ai fini della quantificazione della sanzione irrogata, l’AGCM ha fatto applicazione degli Orientamenti della Commissione. La stessa, quindi, per calcolare l’importo base della sanzione, ha preso a riferimento il valore relativo ai contributi versati alla Fnomceo dagli Ordini provinciali, al quale ha applicato una percentuale individuata in funzione della gravità della violazione e pari al 5%. L’importo della sanzione – quantificato nella misura di 3.327.264 euro – è stato quindi ridotto in quanto superiore al limite edittale previsto dall’articolo 15 legge n. 287/90.
Si segnala, infine, l’AGCM ha ritenuto che l’adozione del nuovo Codice di deontologia medica 2014 e l’abolizione delle Linee Guida non potessero integrare una forma di ravvedimento operoso.
Il testo integrale del Provvedimento è disponibile a questo link.
Fonte: AGCM