Il 22 ottobre 2013, la Corte di cassazione francese ha reso due decisioni nell’ambito del caso sulle farine. Essa si è pronunciata sulla validità di due Ordonnances rese il 3 luglio 2012 dal delegato del primo Presidente della Corte d’appello di Parigi, con le quali era stata sospesa l’esecuzione di una decisione dell’Autorità di concorrenza francese nei confronti di due partecipanti all’intesa sulle farine, alla luce delle “conseguenze manifestatamente eccessive” che il pagamento delle sanzioni imposte dall’Autorità avrebbe avuto per ciascuna di esse.
Avverso tali Ordonnances era stato proposto ricorso in appello dal Presidente dell’Autorità di concorrenza francese, ponendo una problematica generale che va al di là del presente caso, ovvero qual è il parametro di riferimento in base al quale deve essere valutata l’esistenza di “conseguenze manifestatamente eccessive” nel caso di imprese appartenenti ad un gruppo: la condizione delle imprese controllate, come sostenuto dalle due società sanzionate, ovvero la condizione generale del gruppo al quale appartengono, come sostenuto dall’Autorità di concorrenza.
Nella fattispecie, due controllate erano state sanzionate rispettivamente per un totale di 65 e 23 milioni di Euro, mentre la responsabilità della società madre in relazione all’infrazione non era stata provata. Ciononostante, l’Autorità di concorrenza aveva fissato le sanzioni alle controllate sulla base del fatturato del gruppo. Il delegato del primo Presidente della Corte d’appello di Parigi aveva risolto la questione dando ragione alle ricorrenti.
La Corte di cassazione ha annullato le Ordonnances, senza, tuttavia, risolvere la questione in maniera definitiva. Essa, infatti, si è accontentata di indicare che le Ordonnances violano una disposizione del Codice di Commercio (L. 464-8, comma 2), in base alla quale non vi è libertà di scelta di tenere in considerazione l’appartenenza al gruppo o meno e, qualora ciò non avvenisse, occorre indicare le ragioni sulla base delle quali si intende operare tale scelta.
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Fonte : Cour de cassation