L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha pubblicato, in data 19 marzo 2018, il parere rivolto al Comune di Rovereto (AS1484).
Il parere è stato formulato ai sensi dell’art. 21 bis L. n. 287/90, in merito alla deliberazione della Giunta Comunale n. 190/2017, avente oggetto: “Natale dei Popoli 2017: assegnazione contributo al Consorzio Rovereto in Centro”.
Con tale atto, il Comune ha affidato al Consorzio la gestione dell’evento “Natale dei popoli”, con la conseguente erogazione di contributi pubblici, pur in assenza di qualsiasi procedura ad evidenza pubblica.
Per questo, la delibera appare in contrasto con i principi della disciplina a tutela della concorrenza, ed in particolare con il principio per cui l’assegnazione della gestione di eventi deve avvenire mediante procedure ad evidenza pubblica.
L’Autorità ha già ampiamente ribadito che l’affidamento da parte di enti pubblici di servizi a soggetti privati deve essere improntato ai principi di trasparenza e non discriminazione, che vengono assicurati proprio tramite l’esperimento di procedure di selezione trasparenti ad evidenza pubblica.
L’affidamento diretto impedisce lo svolgimento della concorrenza, con l’effetto di disincentivare la produzione e distribuzione efficiente dei prodotti culturali dello spettacolo dal vivo, con effetti negativi sul pluralismo culturale.
L’AGCM ha aggiunto che gli stessi principi valgono per l’erogazione di contributi pubblici a favore di un soggetto privato, che dovrebbero essere assegnati mediante procedure ad evidenza pubblica.
L’Autorità ha ritenuto quindi che la delibera in oggetto sia in netto contrasto con i principi, sia comunitari sia nazionali, posti a tutela della concorrenza. Ha invitato quindi il Comune a comunicare all’Autorità stessa la determinazione assunta per rimuovere la violazione della concorrenza.
In risposta all’invito rivolto dall’AGCM, il Comune di Rovereto ha riferito alla stessa di ritenere legittimo il proprio operato, principalmente perché non si è trattato dell’affidamento di un servizio pubblico.
Preso atto del mancato adeguamento dell’amministrazione al parere motivato, l’Autorità ha quindi deciso di impugnare la delibera di cui in oggetto innanzi al TAR Trentino Alto Adige.
Fonte: AGCM