Con provvedimento dell’8 agosto 2018, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha deliberato di avviare un procedimento per inottemperanza nei confronti di Poste Italiane S.p.A. (di seguito “Poste Italiane”).
Come si ricorderà, nel dicembre 2017, l’Autorità ha accertato il presunto abuso di posizione dominante di Poste Italiane, consistente nell’offerta ai clienti finali di servizi di recapito con tracciatura a condizioni tecnicamente ed economicamente non replicabili dai concorrenti, nonché nell’applicazione di sconti ed altre condizioni di esclusiva/fidelizzanti, ostacolando per tale via l’esplicarsi di una effettiva concorrenza nel mercato finale del recapito degli invii multipli di corrispondenza ordinaria. Il conseguenza di ciò, l’Autorità ha ordinato a Poste Italiane di porre immediatamente fine ai comportamenti suddetti e di astenersi in futuro dal porre in essere comportamenti analoghi a quelli oggetto dell’infrazione accertata.
In tale contesto, secondo l’AGCM dalle informazioni trasmesse da Poste Italiane emergerebbe che la società non ha adottato misure idonee ad eliminare l’infrazione accertata. In particolare, secondo l’impianto accusatorio, l’offerta di un servizio equivalente a Posta Time a favore degli operatori alternativi sarebbe rimasta immutata rispetto a quanto comunicato all’Autorità nel novembre 2017. Con riguardo alle interlocuzioni di Poste Italiane con gli operatori alternativi, tese ad individuare soluzioni bilaterali per l’accesso di questi ultimi alla rete di recapito di Poste Italiane, inoltre, sempre secondo l’AGCM la società si sarebbe limitata alla mera interlocuzione con tali soggetti senza arrivare alla sottoscrizione di alcun accordo. Infine, con riguardo ai contratti contestati nel provvedimento dell’Autorità, venuti a scadenza anche successivamente a tale diffida, alcuni di essi risulterebbero essere stati rinnovati o prorogati alle medesime condizioni.
Alla luce delle suddette considerazione, dunque, l’AGCM ha avviato l’istruttoria ex art. 15, comma 2, della L. n. 287/1990.
Il procedimento per inottemperanza dovrà concludersi entro il 28 febbraio 2019.
Il relativo provvedimento è disponibile qui: A493B.
Fonte: AGCM