L’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato ha deciso di accettare gli impegni presentati dalle società Booking.com B.V. e Booking.com (Italia) nell’ambito del procedimento avviato nel maggio scorso.
Come si ricorderà, in sede di avvio l’AGCM aveva ipotizzato che le agenzie turistiche on line Booking ed Expedia limitassero, attraverso gli accordi con le strutture alberghiere, la concorrenza sul prezzo e sulle condizioni di prenotazione tra i diversi canali di vendita. Più in particolare, secondo quanto ipotizzato dall’Autorità, l’utilizzo di clausole che vincolano le strutture ricettive a non offrire i propri servizi alberghieri a prezzi e condizioni migliori tramite altre agenzie di prenotazione online, e in generale, tramite qualsiasi altro canale di prenotazione (c.d. Most Favoured Nation – MFN), avrebbe limitato significativamente la concorrenza sia sulle commissioni richieste alle strutture ricettive che sui prezzi dei servizi alberghieri, in danno, in ultima analisi, dei consumatori finali.
Nel corso dell’istruttoria, condotta dall’AGCM in collaborazione con le Autorità nazionali di concorrenza di Francia e Svezia e in coordinamento con la Commissione, le società del gruppo Priceline hanno presentato impegni consistenti in una riduzione significativa dell’ambito di applicazione delle clausole di MFN, limitato esclusivamente ai prezzi e alle altre condizioni pubblicamente offerte dagli hotel attraverso i propri canali di vendita diretta online, lasciando piena libertà agli hotel nella determinazione delle condizioni di offerta praticate sulle altre online travel agencies (OTA) e sui propri canali diretti offline, nonché nell’ambito dei propri programmi di fidelizzazione.
Con il provvedimento del 21 aprile 2015, l’AGCM ha accettato e reso vincolanti gli impegni presentati, ritenendoli idonei a risolvere le preoccupazioni concorrenziali connesse alle condotte di Booking.com, in quanto tali da ridimensionare significativamente la portata delle clausole di MFN. I suddetti impegni, che sono stati presentati anche alle Autorità nazionali di concorrenza di Francia e Svezia, si applicheranno a partire dal 1° luglio 2015 a tutte le prenotazioni effettuate dai consumatori con riferimento agli hotel siti in Italia, avranno una durata di 5 anni.
Il procedimento è ancora in corso nei confronti di Expedia.
Il provvedimento è disponibile qui:4809-i779chiusura
Fonte: AGCM
