Il 31 ottobre 2014, a seguito di un ricorso presentato da GDF SUEZ, la Corte d’appello di Parigi ha confermato la decisione dell’Autorità garante della concorrenza francese del 9 settembre 2014 (n° 14-MC-02 ) con la quale venivano adottate misure cautelari nei confronti della società in posizione dominante.
L’Autorità garante della concorrenza aveva ordinato a GDF SUEZ di mettere a disposizione dei suoi concorrenti – a proprie spese – parte delle informazioni contenute nel suo database clienti le quali sono state costituite nell’ambito del suo monopolio storico. L’Autorità ha ritenuto che GDF SUEZ potrebbe aver abusato della sua posizione dominante, utilizzando alcune risorse e infrastrutture relative alle sue attività di servizio pubblico.
La Corte d’appello di Parigi ha quindi confermato che (i) il comportamento di GDF SUEZ è suscettibile di costituire un abuso di posizione dominante nel mercato del gas, (ii) il vantaggio detenuto da GDF SUEZ non è riproducibile dalla concorrenza a delle condizioni finanziarie ragionevoli ed in un lasso di tempo accettabile e (iii) l’uso delle informazioni contenute nelle banche dati di GDF SUEZ ha creato confusione tra i consumatori e ha fornito un vantaggio competitivo a GDF SUEZ sui mercati connessi.
Di conseguenza, la Corte d’appello ha ritenuto che il comportamento di GDF SUEZ abbia creato un danno competitivo all’industria del gas, ai consumatori e ai concorrenti e ha quindi confermato le misure cautelari imposte dall’Autorità di concorrenza aventi come obiettivo di garantire agli altri operatori alternativi l’accesso ad alcuni dei dati contenuti nei database di GDF SUEZ relativi alle tariffe regolamentate di vendita del gas.
Infine, in vista dell’eliminazione imminente delle tariffe regolamentate di vendita di gas (“TRV”) per i clienti non residenziali, la Corte d’Appello ha osservato che GDF SUEZ beneficerà di un ulteriore vantaggio competitivo, grazie alle sue banche dati, quando i consumatori saranno chiamati ad effettuare una scelta tra le diverse offerte presenti nel mercato.
Il testo integrale della decisione è disponibile qui.
Fonte: Corte d’Appello di Parigi