L’Autorità di concorrenza catalana (ACCO) ha avviato una istruttoria nei confronti dei produttori di olio d’oliva per una possibile intesa sui prezzi.
La ACCO intente verificare se le modalità di fissazzione del prezzo degli operatori configurino una intesa restrittiva della concorrenza.Secondo la ACCO un indice in tal senso si potrebbe derivare dal mantenimento costante del prezzo di vendita nonostante un forte calo della produzione pari a circa il 62% rispetto all’anno scorso. L’indagine si propine di individuare gli elementi di prezzo e se in condizioni normali di mercato avrebbero potuto essere differenti da quelli attuali, E ciò in considerazione che nella campagna attuale non si riscontrano eccedenze di produzione nè stok che possano influenzare il prezzo finale dell’olio d’oliva.
Non è la prima volta che in tempi recenti vengono sollevati dubbi sul corretto dispiegamento delle dinamiche concorrenziali nel settore. Lo scorso luglio, infatti, le Organizaciones de Agricultores y Ganaderos de Andalucía (COAG), un sindacato di agricoltori, ha denunciato alla Autorità di concorrenza spagnola (CNC) possibili condotte restrittive nel settore ed ha richiesot l’apertura di una indagine formale. La CNC, ora CMNC, non ha assunto alcuna delibera al riguardo.
Fonte: ACOO