L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha pubblicato, in data 8 maggio 2017, il parere rivolto al Presidente del Senato della Repubblica, al Presidente della Camera dei Deputati, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’Economia e delle Finanze ed al Ministro dello Sviluppo Economico (AS1370)
Il parere è stato formulato ai sensi dell’art. 21 L. n. 287/90 in merito al contenuto dell’art.2, commi 4 e 5, del decreto legge 30 dicembre 2016, n. 244, convertito con legge 27 febbraio 2017, n. 19 (c.d. Decreto Milleproroghe 2016), in materia di editoria. Tale articolo prevede il ripristino di tariffazioni agevolate per le spedizioni di prodotti editoriali nonché lo stanziamento di contributi statali destinati allo scopo a beneficio di Poste Italiane S.p.A., che risulta essere l’unico operatore titolato a ricevere i rimborsi statali.
Tuttavia, osserva l’Autorità, il trattamento differenziato tra Poste Italiane e gli altri operatori postali risulta ingiustificato ed ostacola la piena liberalizzazione del mercato europeo dei servizi postali.
La normativa vigente (d.lgs. 261/1999, in attuazione della direttiva 97/67/CE concernente regole comuni per lo sviluppo del mercato interno dei servizi postali comunitari) affida in via esclusiva a Poste Italiane una serie determinata di servizi (come ad esempio i servizi inerenti le notificazioni di atti giudiziari), mentre qualsiasi altro servizio può essere reso anche da altri operatori, previa licenza individuale o autorizzazione generale. Ne consegue che gli operatori postali diversi da Poste Italiane devono esservi equiparati.
La norma in oggetto, invece, li danneggia, sottolinea l’AGCM, perché impedisce loro di fruire dei contributi statali e, quindi, di sostenere economicamente le tariffe agevolate, estromettendoli dall’offerta di questo servizio e rendendo quest’ultimo un monopolio di fatto.
L’Autorità ha inoltre presente che le criticità concorrenziali sono ancora più evidenti considerando che Poste Italiane è ora autorizzata a consegnare la corrispondenza con tempi potenzialmente più lunghi, creando disagi ad imprese e consumatori e rendendo quindi anche più auspicabile un ampliamento delle possibilità di scelta del fornitore, al fine di avere una maggiore concorrenza sui tempi di consegna.
L’Autorità conclude auspicando una modifica della normativa nel senso di ampliare l’accesso ai contributi statali a tutti gli operatori postali.
Fonte: AGCM