L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha deciso di avviare un’istruttoria per verificare se Borsa Italiana (Bit) e BIt Market Services (BIMS), società controllate da London Stock Exchange Group Holdings Italia S.p.A. (LSEG-I), abbiano posto in essere condotte abusive nella fornitura dei servizi di informativa finanziaria.
L’istruttoria, che muove da alcune segnalazioni presentate da eClass, società che opera nel settore dei servizi di informativa finanziaria, ipotizza la sussistenza di una strategia abusiva con finalità escludente posta in essere dalle società italiane appartenenti al London Stock Exchange Group nei confronti degli operatori attivi nel mercato della vendita di servizi di informativa finanziaria, diversi dalla società BIMS, e finalizzata a rendere più onerosa per gli operatori concorrenti l’acquisizione dei dati finanziari in possesso di BIt, in tal modo favorendo la migrazione dei clienti sull’offerta di BIMS.
In particolare, l’istruttoria dell’AGCM ha ad oggetto la clausola contrattuale volta a rendere disponibili a BIt tutte le informazioni sui clienti finali dei vendor concorrenti di BIMS, come eClass, stabilendo l’obbligo per gli information provider di fornire periodicamente l’elenco completo della propria clientela, specificando tutti i dati anagrafici degli stessi e la tipologia di dati richiesta da ogni cliente del vendor. La portata escludente della clausola sarebbe rafforzata dallo svolgimento dell’attività di auditing da parte di BIt presso i clienti dei vendor concorrenti, che, seppure motivata dall’esigenza di verificare il numero e la qualità degli accessi ai dati ceduti, potrebbe essere stata effettuata con modalità volte a indurre i clienti finali a cambiare fornitore del servizio, a favore dell’operatore commerciale appartenente al medesimo gruppo societario di BIt. Su tali premesse, l’operatore BIMS, conoscendo anticipatamente le esigenze e caratteristiche dei possibili clienti, potrebbe riuscire a escludere i concorrenti, contattando i clienti di questi ultimi e presentando offerte economiche particolarmente profilate anche nelle politiche di pricing.
Da ultimo, l’AGCM ha preso in considerazione anche possibili difformità di applicazione delle clausole relative al c.d. Controllo tecnico (anche White Label) che, insieme ad eventuali politiche di pricing escludenti relative alle fees di accesso ai dati finanziari, potrebbero favorire la migrazione dei clienti finali dei vendor verso l’operatore integrato BIt/BIMS.
L’istruttoria dovrà concludersi entro il 31 marzo 2016.
Il provvedimento è disponibile qui:A482avvioistrpdf
Fonte: AGCM