L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha deciso di pubblicare gli impegni presentati da Borsa Italiana (Bit) e BIt Market Services (BIMS), società controllate da London Stock Exchange Group Holdings Italia S.p.A. (LSEG-I), nell’ambito dell’istruttoria avviata nell’aprile 2015 per possibile abuso di posizione dominante nella fornitura dei servizi di informativa finanziaria.
Come si ricorderà, l’istruttoria è stata avviata a seguito di alcune segnalazioni presentate da eClass, società che opera nel settore dei servizi di informativa finanziaria, e ha ipotizzato la sussistenza di una strategia abusiva con finalità escludente posta in essere dalle società italiane appartenenti al London Stock Exchange Group (i.e. LSEG-I, BIt e BIMS) nei confronti degli operatori attivi nel mercato della vendita di servizi di informativa finanziaria, diversi dalla società BIMS, finalizzata a rendere più onerosa per gli operatori concorrenti l’acquisizione dei dati finanziari in possesso di BIt, in tal modo rendendone meno competitiva l’offerta sul mercato e favorendo la migrazione dei clienti sull’offerta di BIMS.
In particolare, l’istruttoria dell’AGCM ha ad oggetto la clausola contrattuale volta a rendere disponibili a BIt tutte le informazioni sui clienti finali dei vendor concorrenti di BIMS, come eClass, stabilendo l’obbligo per gli information provider di fornire, periodicamente, l’elenco completo della propria clientela specificando tutti i dati anagrafici degli stessi e la tipologia di dati richiesta da ogni cliente del vendor. La portata escludente della clausola sarebbe rafforzata dallo svolgimento dell’attività di auditing svolta da BIt, presso i clienti dei vendor concorrenti che, seppure motivata dall’esigenza di verificare il numero e la qualità degli accessi ai dati ceduti, potrebbe di fatto essere stata effettuata con modalità volte a indurre i clienti finali a cambiare fornitore del servizio, a favore dell’operatore commerciale appartenente al medesimo gruppo societario di BIt. Su tali premesse, l’operatore BIMS, conoscendo anticipatamente le esigenze e caratteristiche dei possibili clienti, potrebbe riuscire a escludere i concorrenti contattando i clienti di questi ultimi e presentando offerte economiche particolarmente profilate anche nelle politiche di pricing.
Da ultimo, l’AGCM ha preso in considerazione anche possibili difformità di applicazione delle clausole relative al c.d. Controllo tecnico (anche White Label) che, insieme ad eventuali politiche di pricing escludenti relative alle fees di accesso ai dati finanziari, potrebbero risultare idonei a favorire la migrazione dei clienti finali dei vendor verso l’operatore integrato BIt/BIMS.
In tale contesto, nella sua adunanza del 23 settembre u.s., l’AGCM ha deciso di sottoporre a market test gli impegni offerti dalle imprese investigate, ritenendoli nel loro complesso non manifestamente infondati. Gli impegni presentati consistono in misure sia strutturali, volte a rimuovere qualsiasi relazione tra Real Time Data (RTD) di BIt e la prestazione di servizi di informativa finanziaria di BIMS di cui si occupa il ramo di azienda costituito dalle attività relative ai servizi di Market Connect, che comportamentali, finalizzate a rafforzare ulteriormente i presidi diretti a salvaguardare la separazione funzionale e l’indipendenza tra Market Connect e la divisione Real Time Data.
Il provvedimento è disponibile qui: A482
Fonte: AGCM