Nella sua adunanza del 22 dicembre 2015, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha deliberato che CNS Consorzio nazionale Servizi società cooperativa, Manutencoop Facility Management S.p.A., Kuadra S.p.A. e Roma Multiservizi S.p.A. – imprese che svolgono i servizi di pulizia nelle scuole nazionali – hanno posto in essere un’intesa restrittiva della concorrenza ex art. 101 del TFUE, consistente in una pratica concordata avente la finalità di condizionare gli esiti di una gara pubblica bandita da Consip per un appalto di rilievo comunitario suddiviso in 13 lotti del valore totale di circa 1,63 miliardi di euro.
Secondo l’AGCM, nell’ambito dello svolgimento della suddetta gara le imprese in questione avrebbero annullato di fatto il reciproco confronto concorrenziale, al fine di spartirsi i lotti più appetibili e aggiudicarsene il numero massimo consentito.
Più in particolare, la collusione si sarebbe realizzata attraverso un utilizzo distorto dello strumento consortile. Pur concorrendo formalmente in maniera autonoma, infatti, il CNS e la consorziata Manutencoop Facility Management avrebbero concordato, d’intesa con le altre parti del procedimento (Kuadra in ATI con il CNS e Roma Multiservizi, partecipata in misura rilevante da Manutencoop), la rispettiva strategia per perseguire obiettivi condivisi e alterare così gli esiti della gara, anche avvalendosi di affidamenti in subappalto per la tutela delle rispettive posizioni di mercato.
Per gli effetti l’AGCM ha imposto alle quattro imprese considerate sanzioni per oltre 110 milioni di euro, nonché chiesto di comunicare entro il 31 maggio 2016 le misure adottate per garantire un utilizzo corretto delle dinamiche consortili.
Il testo integrale del provvedimento è disponibile qui: I785.
Fonte: AGCM