L’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), a chiusura dell’istruttoria avviata nel maggio 2013, ha accertato:
a) che le società Alilauro SpA, Alilauro Gruson SpA, Alicost SpA, Medmar Navi SpA, SNAV SpA, NLG Srl, ai sensi dell’articolo 14-ter, commi 2 e 3, della legge n. 287/90, non hanno rispettato gli impegni resi obbligatori con delibera del 15 ottobre 2009 n. 20378;
b) che le società Alilauro SpA, Alilauro Gruson SpA, Alicost SpA, Medmar Navi SpA, SNAV SpA, NLG Srl, SMLG Srl hanno messo in atto un’intesa unica, complessa e continuata, realizzatasi anche attraverso gli organismi comuni Consorzio Linee Marittime Partenopee in liquidazione, Gescab Srl e Associazione Cabotaggio Armatori Partenopei, avente per oggetto la ripartizione dei costi/ricavi in quote storiche predeterminate per mantenere invariati i margini di profitto relativi nel mercato del trasporto passeggeri, con o senza veicoli al seguito, nei golfi campani e da Napoli e/o da alcuni porti laziali con le isole Eolie e Pontine, almeno dal 1998 ad oggi, in violazione dell’articolo 101 TFUE;
In definitiva, l’istruttoria svolta ha permesso di accertare che le suddette società – i principali operatori del trasporto marittimo passeggeri nei golfi di Napoli e di Salerno – hanno violato gli impegni assunti e resi obbligatori con delibera del 2009, replicando nella società denominata Gescab le attività di coordinamento illecito già realizzate in precedenza attraverso il Consorzio linee marittime partenopee (CLMP). Per gli effetti, l’AGCM ha comminato sanzioni per oltre 14 milioni di euro.
È la prima volta che l’AGCM ha esercitato il potere di riaprire d’ufficio un’istruttoria già chiusa con gli impegni sottoscritti in precedenza dalle società investigate.
Il testo integrale del provvedimento è disponibile qui.
Fonte: AGCM